Un gruppo di supervisione dedicato ai professionisti a cura di Studio21.
Una volta al mese analizziamo insieme un caso e un evento difficile
verificatosi nel contesto lavorativo. Le relazioni con le persone possono essere complicate, con il capo, un cliente o un paziente: ma
qual è realmente il problema?
Capiamolo insieme e scoprirai che molto probabilmente è successo anche ad altri.
Un ciclo di incontri a cadenza mensile dedicato alle professioni coinvolte nella relazione di cura.
L’obiettivo non è quello di “correggere” o “giudicare” l’operato del professionista, ma di sviluppare una mentalità psicologica che lo sostenga nella comprensione del paziente e nella relazione che si costruisce con lui.
Il gruppo diventa il luogo emotivo e relazionale a cui affidare le proprie ansie lavorative e in cui ricevere ascolto e rispecchiamento da parte di altri professionisti.
Come funziona Gruppo 21
- Gruppo facebook gratuito, un luogo per iniziare a conoscersi nel quale pubblichiamo regolarmente approfondimenti sulle tematiche affrontate dal gruppo;
- Dirette per gli abbonati, il momento di incontro e confronto vero e proprio con gli altri membri del gruppo;
- Canale Telegram per gli abbonati, per ricevere aggiornamenti sulle attività del gruppo;
- Il gruppo si chiude a 21 iscritti.
Modalità abbonamento
- 25€ / seduta singola
- 100€ / 5 sedute
- 100€ 75€ / 5 sedute se porti un amico o un collega
GRUPPO 21
Liberati dallo stress
e dalle ansie lavorative
Approfondimenti
Cos’è un gruppo di supervisione?
La supervisione è un metodo di lavoro di gruppo destinato alle professioni di cura e d’aiuto, che ha come scopi la formazione psicologica alla relazione con il paziente, il supporto al ruolo di cura e la promozione del benessere lavorativo.
Lo strumento può essere rivolto a gruppi di lavoro formalmente costituiti, come l’equipe che lavora all’interno dello stesso servizio o a professionisti provenienti da realtà diverse, coinvolti a vario titolo nei servizi alla persona.
Come si svolgono gli incontri?
Ogni incontro è una discussione collettiva di un caso clinico “problematico” presentato da un partecipante con l’aiuto di uno o due conduttori. La discussione non verte primariamente sugli aspetti tecnici del trattamento, ma sull’esperienza emotiva della relazione di cura da parte dei suoi protagonisti.
La centralità dell’operatore
Le esperienze di chi esercita una professione d’aiuto possono essere accomunate dalla centralità della persona, intendendo non solo la centralità del “cliente” o “paziente”, che per diversi motivi si trova in uno stato di bisogno, ma anche la centralità dell’operatore. Pur appartenendo a equipe differenti, l’operatore trova in Gruppo 21 uno spazio fisico e di pensiero in cui potersi prendere cura del sé professionale.
Dicono di noi
Verificare che la propria esperienza può essere simile a quella degli altri e la percezione di essere compreso e sostenuto, permette di ridurre i fattori di stress.